i burattini del principe e della regina nello spettacolo le tre corone

LE TRE CORONE

Progetto Fiaba Popolare Italiana

PRODUZIONE: Oltreilponte Teatro
UNO SPETTACOLO DI: Beppe Rizzo
CON: Fabiana Ricca, Beppe Rizzo
IN COLLABORAZIONE CON: Istituto per i Beni Marionettistici e il Teatro Popolare
FONTI: Lo cunto de li cunti ovvero lo trattenemiento de peccerille di Giambattista Basile, 1634
GENERE: Teatro di narrazione con baracca e burattini
PUBBLICO: Famiglie e bambini dai 4 anni
DEBUTTO NAZIONALE:
maggio 2007, II Vetrina Italiana Teatro di Figura ‘Arrivano dal Mare!’, Cervia (Ravenna)

La principessa Marchetta, figlia del re di Vallescossa, per un’antica profezia viene rapita dal vento e portata fino alla casa di un’orca da cui, dopo varie avventure, se ne riparte vestita da uomo. Durante i suoi viaggi capita nel palazzo di un re, dove la regina, credendola un cavaliere, s’innamora di lei e, non vedendo il suo amore corrisposto, l’accusa presso il marito d’avere tentato di disonorarla e, condannata all’impiccagione, è liberata per virtù di un amuleto che le era stato donato dall’orca e, fatta morire l’accusatrice, sposa il re e diventa regina.

Progetto Fiaba Popolare Italiana

Il progetto nasce con l’idea di cercare un nuovo modo per raccontare la fiaba italiana attraverso il teatro dei burattini, nel tentativo di avvicinare queste tradizioni di origine popolare al pubblico contemporaneo. Lo spettacolo è ispirato alle fiabe de Lo cunto de li cunti di Giambattista Basile (1634), fondamentale per essere una tra le più antiche e coerenti registrazioni del narrato popolare italiano di tradizione orale. Opera che, in epoca romantica, fu a sua volta fonte d’ispirazione di buona parte dell’invenzione fiabesca europea (Perrault, fratelli Grimm, Brentano, Andersen e altri). L’allestimento, che vuole dare nuovo valore a questo repertorio, affianca l’immediatezza e la freschezza d’invenzione del teatro dei burattini alla presenza di un narratore che, raccontando fuori la baracca, crea un rapporto diretto e divertito ora col pubblico ora con i burattini stessi.

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